Passa ai contenuti principali

LA GHIRLANDA DI PASQUA

Le feste ci riportano sempre al passato, i ricordi affiorano e ci sentiamo un po' malinconici.
Ma siamo consapevoli che è il presente che dobbiamo vivere, non solo per noi ma per i nostri familiari che condividono con noi le nostre giornate.

Noi creative riusciamo a trasferire i nostri stati d'animo nelle creazioni, siamo consapevoli  che le mani eseguono quello che il cuore vuole esprimere e le creazioni diventano lo specchio dell'anima.

Ogni anno ci scervelliamo sul lavoro da eseguire che segnerà nel tempo la nostra festa, come un foto che racchiude, nello scatto,  un istante che resterà eterna nel tempo.

Io adoro utilizzare i materiali di riciclo, mi sembra che riutilizzare ciò che oramai ha come destino solo il bidone della pattumiera sia un modo per far diventare utile ciò che ai nostri occhi abituati al "usa e gettta" è inutilizzabile.

Così in una mattina di pioggia, il grigio e l'umidità mi costringono a trovare qualcosa che illumini la mia giornata.

 Ecco il risultato.



Siete forse rimaste deluse, in rete ci sono ghirlande molto più belle, più scienografiche, più elaborate più, più,più .....ma adesso vi spiego come è stata realizzata.

Invece di comperare il solito cerchio in polistirolo ho preso la pigna di quotidiani vecchi non solo nelle pagine ingiallite ma nelle notizie archiviate e metabolizzate dalla nostra memoria.
I fogli di quotidiano da arrotolare e stropicciare sono un vero scarica tensione, la sensazione è  simile a quando ci troviamo a schiacciare le palline dei fogli di imballo trasparenti: una sensazione liberatoria.

Invece di acquistare metri di nastro per rivestire la ghirlanda ho preso una di quelle stoffe arrotolate e profumate di naftalina lì da qualche decennio, forse erano la copertura di un divano, una gonna, una tenda. Mia mamma da brava economista mi ha insegnato a conservare tutto, un giorno potrà esserti utile diceva. Si può darle torto?
Scelta  la stoffa, mentre la misuro e la preparo per il taglio, ricordo che era una camicetta orrenda che mi ostinavo a mettere perché era morbida e calda. I bottoni mi hanno fatto tornare in mente un ricordo legato alla camicetta e allora mi siedo sul divano e chiamo mia zia, la protagonista del ricordo ed insieme ripercorriamo come in un film un episodio successo almeno 20 anni fa.

Le mie mani lavorano il pezzo di stoffa come una di famiglia e con pazienza ricopro tutta la ghirlanda.

Eccoci a buon punto, la creazione sta prendendo forma ma adesso occorre renderla allegra,dopotutto la stiamo realizzando per una festa!

Inizio a tagliare le sagome degli animaletti utilizzando il feltro, un materiale di cui mi sono innamorata e che secondo me è talmente versatile da poterlo utilizzare come il prezzemolo in cucina : sempre.

Ora arriva la parte più importante, quella che determinerà la riuscita del lavoro: l'assemblamento.

Non esiste una regola ma esiste l'intuito creativo, è lui che sa dove e come dovrai procedere.
Nelle gare si arriva al traguardo, nella creatività la parola utilizzata è F I N I T O.

Ma noi alla parola finito sostituiamo subito la parola INIZIATO, anche se il lavoro resterà in questo stato per anni. 
A voi che tutte amiche creative auguro una Serena Pasqua.









Commenti

Post popolari in questo blog

LAVORI A MAGLIA: SCIARPE con filato di ciniglia

 Per creare queste sciarpe mi sono ispirata al grigio cielo milanese di fine gennaio.............. Realizzo sciarpe di vari colori e modelli anche su ordinazione, i prezzi delle mie creazioni non sono inseriti in quanto vietato, non essendo la sottoscritta un venditore abituale. (art.4 comma 2 lettera h .D.L.31-3-1998 n. 114). Scrivetemi senza esitare  all'indirizzo mail: estrofeltro@gmail.com  per maggiori informazioni o semplicemnte per ricevere indicazioni su come realizzare le sciarpe.

SCALDACOLLO AI FERRI

SCALDA COLLO REALIZZATI IN DIVERSI FILATI  DI LANA AI FERRI : ASSORTIMENTO DI COLORI E MODELLI .

Orecchini agosto 2015